Crioterapia: la terapia del freddo, come funziona e quali sono i benefici

Oggigiorno si sente molto spesso parlare di crioterapia, altresì nota come terapia del freddo, come un’ottima soluzione per far fronte a diverse condizioni patologiche, specialmente quelle che interessano gli sportivi.
Di cosa si tratta? Come funziona e quali sono i benefici?
Analizziamoli insieme!

Crioterapia: cos’è e come funziona


La crioterapia è un trattamento terapeutico che viene eseguito in criosauna o criocamera: essa consiste nel sottoporre il corpo a delle temperature estreme, le quali possono arrivare fino a -130°C, per una durata media di circa 5 minuti.
Negli ultimi anni, tale rimedio viene particolarmente utilizzato dai professionisti e dagli atleti, anche se la pratica vera e propria risale al 1978, quando il medico Yamaguchi scoprì che il freddo era perfettamente in grado di curare.
Nei decenni successivi, la tecnica iniziò a prendere piede e ad acquistare popolarità, tanto da diventare uno dei trattamenti più utilizzati nelle società sportive.
Che dire dei benefici che la crioterapia apporta al corpo umano?

Crioterapia: a cosa serve e i benefici


Sostanzialmente, la crioterapia viene adoperata per contrastare le infiammazioni muscolari o tendinee dovute ad infortuni durante l’attività sportiva o scatenate da altre situazioni.
Inoltre, essa è indicata anche per combattere l’invecchiamento cutaneo e controllare il peso corporeo, configurandosi come percorso terapeutico finalizzato al riacquisto di una certa forma fisica.
In molti casi si è osservato quanto la crioterapia abbia degli effetti benefici anche contro l’artrite reumatoide.
Quali sono i suoi benefici?
Innanzitutto, il freddo riesce a stimolare la produzione di sostanze naturalmente antinfiammatorie e analgesiche, come le endorfine, stimolando anche il metabolismo per bruciare più calorie possibile.
Inoltre, la circolazione sanguigna riceve una sorta di boost che ne migliora l’efficienza; non solo, anche il sistema endocrino si attiva maggiormente, producendo gli ormoni regolatori delle funzioni vitali.
Lo smaltimento e lo scarto delle tossine viene accelerato dal freddo, liberando il corpo dai prodotti in eccesso derivanti dalle attività metaboliche.
In ambito prettamente estetico, la crioterapia viene utilizzata dato che il freddo riesce a ridurre la ritenzione idrica, contrastando patologie e inestetismi cutanei come la cellulite e l’invecchiamento.
Quali sono i dispositivi maggiormente utilizzati nella crioterapia?

Crioterapia: i dispositivi


Uno degli strumenti più usati in questo trattamento medico è il dispositivo multiuso di criochirurgia Cryomega: esso non è altro che un distributore di protossido d’azoto liquido che bersaglia la zona trattata congelandola in modo clinicamente efficace e preciso.
Si utilizza ad una certa distanza dalla pelle e il trattamento può durare fino a 300 secondi per ciascun dispositivo.
In alternativa, è possibile fruire del Cryopro maxi apparecchio per criochirurgia da 500 cc, uno strumento dotato di ugelli in ottone dal diametro diverso e un estensore ricurvo per il trattamento a spruzzo per le aree più nascoste.
Esso è base di azoto liquido e riesce a ottenere il congelamento del tessuto in un lasso di tempo assolutamente breve: la temperatura è di -196°C, ma non si ha bisogno di alcuna anestesia dato che il trattamento è poco doloroso.
Tra gli accessori, invece, si annovera l’Histofreezer, 2 flaconi da 80 ml e 60 applicatori: tale kit contiene due 2 bombolette aerosol e circa 24 applicatori dal diametro di 2 mm e 36 da 5 mm.
Si tratta di un agente crioterapeutico economico ed efficace, utilissimo per trattare verruche e lesioni benigne della pelle.

Insomma, la crioterapia è un trattamento terapeutico eccezionale se sfruttato al meglio: ricorrere al suo ausilio permette di recuperare correttamente da una vasta gamma di infortuni, per una ripresa ad hoc e duratura!

Crioterapia: la terapia del freddo, come funziona e quali sono i benefici
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