Come scegliere un elettrobisturi

L’elettrobisturi o bisturi elettrico rappresenta uno strumento chirurgico essenziale per le procedure di elettrochirurgia. Questo dispositivo sfrutta correnti elettriche ad alta frequenza (HF) per effettuare tagli e coagulare i tessuti. Composto da un generatore elettrochirurgico, che converte l’energia elettrica in corrente ad alta frequenza, è attivato mediante un comando dedicato. Il generatore è collegato all’elettrodo attivo, il quale entra in contatto con i tessuti generando un effetto termico, specificamente attraverso il riscaldamento. Gli elettrobisturi, con diverse funzionalità a seconda del modello e provvisti di elettrodi di vario tipo, vengono selezionati in base alle specifiche procedure chirurgiche da eseguire.

  1. Elettrochirurgia Monopolare: gli elettrobisturi monopolari impiegano un singolo elettrodo attivo, il quale assume anche la funzione di elettrodo neutro. Questo elettrodo entra in contatto con il tessuto, trasmettendo la corrente elettrica ad alta frequenza proveniente dal generatore. L’effetto desiderato è ottenuto grazie alla concentrazione di corrente su una specifica area tessutale. Il flusso di corrente attraversa successivamente il corpo del paziente per raggiungere l’elettrodo neutro, chiudendo così il circuito elettrico.
    • Vantaggi: indicato per l’asciugatura di grandi quantità di tessuto.
    • Svantaggi: maggiore rischio di elettrocuzione. La corretta applicazione dell’elettrodo neutro è fondamentale per ridurre questo rischio. Non è consigliato per pazienti con impianto di pacemaker.
  2. Elettrochirurgia Bipolare: in questo approccio, la corrente ad alta frequenza è trasmessa da un elettrodo attivo e si dirige verso un elettrodo neutro posizionato vicino all’elettrodo attivo, senza però attraversare il corpo del paziente. La pinza bipolare è lo strumento più comune in questa tecnica, con un elettrodo attivo in una estremità e un elettrodo neutro nell’altra. La corrente scorre direttamente da un’estremità all’altra della pinza, e l’elettrodo neutro non svolge alcuna funzione.
    • Vantaggi: Tecnica più sicura rispetto a quella monopolare, senza rischi di ustioni o folgorazione del paziente. Indicata per pazienti con pacemaker.
    • Svantaggi: Non è adatta per l’asciugatura di grandi quantità di tessuto.
elettrobisturi
Elettrobisturi Mb 400 Touch Diatermo – 400w


  1. Taglio Monopolare:
    • Taglio Puro: Si realizza generando un’onda sinusoidale pura, richiedendo una tensione di almeno 200 Vp tra l’elettrodo attivo e il tessuto.
    • Taglio con Coagulazione Simultanea: Riduce il sanguinamento rispetto al taglio monopolare puro, garantendo precisione e la possibilità di regolare la profondità di coagulazione. Si ottiene aumentando la tensione Vp e introducendo silenzi nei pacchetti d’onda ad alta frequenza, favorendo così un migliore controllo del calore e dell’emostasi.
  2. Coagulazione Monopolare:
    • Coagulazione Progressiva: La tensione tra l’elettrodo attivo e il tessuto è inferiore a 200 Vp, permettendo una coagulazione lenta e profonda.
    • Coagulazione Forzata: Con una tensione di uscita elevata (fino a kVp), è più rapida ma meno profonda rispetto alla coagulazione progressiva.
    • Coagulazione per Folgorazione: Con una tensione di uscita piuttosto elevata (4 kVp), coagula ed essicca il tessuto senza contatto diretto con l’elettrodo attivo. Questa tecnica è ampiamente utilizzata per coagulare ampie aree di tessuto o per arrestare sanguinamenti diffusi, oltre che per eseguire tagli in ambiente liquido, come ad esempio nella resezione transuretrale.

Come scegliere un elettrobisturi

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