Come deve essere un cuscino antidecubito?

Le piaghe da decubito sono un disturbo molto fastidioso e di moderata entità che colpisce i pazienti che sono costretti a letto o sulla sedia a rotelle a causa di patologie che limitano o bloccano la loro deambulazione.
Purtroppo, le lesioni dovute allo schiacciamento di molte aree del corpo contro il materasso o delle superfici piuttosto dure possono diventare molto gravi se non prevenute tramite l’utilizzo di speciali dispositivi medicali: i cuscini antidecubito.
Di cosa si tratta, quali sono le tipologie ad oggi esistenti e come si può scegliere quello adatto alla situazione?
Rispondiamo a ciascun quesito in modo chiaro ed esaustivo!

Cuscini antidecubito: perché sono importanti


Il cuscino antidecubito si configura come un dispositivo assolutamente necessario per prevenire le piaghe omonime.
La pressione esercitata su particolari zone del corpo, come il bacino e la schiena, può provocare ingenti danni alla cute e ai tessuti sottostanti, alterando la circolazione sanguigna locale, limitando l’ossigenazione dei tessuti e provocando l’insorgenza di ulcere.
Inoltre, l’immobilità è legata doppio filo ad una scarsa percezione sensoriale, un ridotto stato nutrizionale, un flusso sanguigno insufficiente e scorretto e all’incontinenza.
In questo senso, il cuscino antidecubito ha lo scopo di proteggere la pelle dalle ferite, migliorando la postura e distribuendo la pressione esercitata dalla superficie sulla quale il paziente si appoggia in modo uniforme, garantendo stabilità al bacino e al tronco.
Inoltre, il cuscino riesce ad assorbire eventuali urti accidentali e vibrazioni dovute a terreni non particolarmente stabili.

I criteri per scegliere il giusto cuscino antidecubito


Tuttavia, come tutti i dispositivi medico-sanitari, è fondamentale selezionare in modo accurato e con buon senso quello che maggiormente si confà alle esigenze del paziente.
Ad esempio, un primissimo fattore da considerare è il peso dell’individuo allettato o su sedia a rotelle: per i pazienti in sovrappeso sono stati progetti i cuscini antidecubito Bulgel, forniti di una fodera impermeabile in PU con cerniera e maniglia.
Inoltre, essi contengono anche una sacca ignifuga ricoperta da del gel acquoso.
Un secondo parametro è il grado di immobilità: coloro che non riescono a sollevarsi o a cambiare posizione per molto tempo hanno bisogno di un cuscino ad aria multistrato, con fodera in poliestere e con la relativa pompa di gonfiaggio.
Essi sono dotati di circa 81 celle d’aria che massimizzano e ottimizzano la distribuzione della pressione e del flusso sanguigno adattandosi alla forma del corpo e ai suoi cambiamenti di posizione.
Il carico massimo che tale tipologia di cuscino antidecubito sostiene è di 150 kg.
I vizi posturali e le anomale posizioni che il paziente assume quando è a letto possono essere curate dai cuscini antidecubito visco-mouss, ossia dei cuscini pre-modellati in schiuma visco-elastica con effetto memory: essi riescono ad adattarsi alla forma del corpo grazie alla schiuma contenuta al loro interno, tornando alla forma originale quando si rimuove la pressione.
Sono dotati anche di bordi rialzati che assicurano una postura adeguata, nonché di pendenza antero-posteriore per migliorarne la stabilità, la posizione e il comfort di seduta.
Infine, oltre al bacino e alla schiena, anche i talloni possono essere esposti all’insorgenza delle piaghe da decubito: per questo esistono anche le talloniere in fibra cava che riescono a mantenere la forma originale anche dopo forti pressioni.
Molto spesso, questa tipologia di cuscino è in cotone traspirante, utile per offrire la massima freschezza al paziente per una comodità duratura.

Come deve essere un cuscino antidecubito?
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