Che cos’è e a che cosa serve il deflussore?

Il deflussore è un dispositivo medico che si applica alla fleboclisi, la procedura che consente la somministrazione in vena di soluzioni liquide. Il deflussore si collega al contenitore contenente la soluzione e al braccio del paziente, mediante catetere venoso.

I deflussori devono rispondere a specifici requisiti e devono essere costruiti in conformità alle Norme di Buona Fabbricazione previsti per i dispositivi medici, possedendo codice CND e numero di iscrizione al Repertorio Nazionale dei Dispositivi.

I materiali usati per la fabbricazione del deflussore devono rispondere alle seguenti caratteristiche tecniche:

• Atossici, come previsto dalla farmacopea ufficiale;

• Biocompatibili, in conformità alla ISO 10993;

• Sufficientemente trasparenti;

• Flessibili e resistenti alla trazione;

• Antinginocchiamento;

• Sterili, apirogeni in grado cioè di non cedere sostanze del materiale al liquido;

Parti che compongono un deflussore:

  1. BAIONETTA/PERFORATORE: serve a perforare il tappo del flacone;
  2. CAMERA DI GOCCIOLAMENTO: si trova subito dopo il flacone e permette di vedere e controllare il liquido che scende a gocce. Può essere provvista o meno di una presa d’aria con filtro antibatterico;
  3. MORSETTO/REGOLATORE DI FLUSSO: dispositivo, solitamente formato da una rotellina, che serve a aprire e chiudere il passaggio del liquido del flacone o regolare la velocità del flusso.
  4. CONNETTORE: situato nella parte terminale del deflussore, di solito viene avvitato, ha un cono e nella connessione con l’ago funge da elemento “maschio”

Come funziona il deflussore?

Il deflussore può connettersi alla vena del paziente o attraverso l’AGO BUTTERFLY o attraverso l’AGO CANNULA.

  • BUTTERFLY O AGO A FARFALLA: ha una prolunga che finisce con un connettore “femmina” che va innestato sul connettore “maschio” del deflussore.
  • AGO CANNULA: è un catetere venoso periferico, ovvero un presidio sanitario che è utilizzato per l’incannulamento (cateterizzazione) di una vena superficiale periferica, per la fleboclisi o per la somministrazione endovenosa di farmaci. È composto da un tubicino chiamato cannula, in lattice o silicone all’interno della quale è inserito l’ago (mandrino) che serve a forare l’epidermide e a facilitare il posizionamento del presidio in vena. Il mandrino viene sfilato una volta completamente inserita e posizionata la cannula, di materiale biocompatibile, che può quindi essere utilizzata per il passaggio di liquidi o farmacie. L’ago cannula è provvisto di un cappuccio a protezione dell’ago, che viene rimosso prima dell’utilizzo. Il suo connettore “femmina” si attacca direttamente al connettore “maschio” del deflussore. Nell’ago cannula, avvitato il rubinetto si può inserire un dispositivo chiamato TAPPO PERFORABILE che permette di essere bucato più volte per iniettare soluzioni e quindi permettere all’ago cannula di rimanere in vena per più tempo.

E’ doloroso?

L’uso del deflussore non comporta alcun pericolo né alcun dolore per il paziente.

Tipi di Deflussore:

DEFLUSSORE CON DIAL A FLO:  Dispositivo cilindrico graduato costituito da due cilindri concentrici che possono ruotare sul proprio asse determinando una variazione di un canale in cui scorre il liquido da infondere, la scala graduata all’esterno consente di regolare i millilitri al minuto di liquido da infondere (fig.1). Sono deflussori utilizzati per somministrazioni infusionali venose ad alta precisione di soluzioni elettrolitiche, eparina, insulina, ecc. L’erogazione va da 5 ai 250 ml/h con la semplice rotazione del dispositivo.

DEFLUSSORE PER INFUSIONE:  Deflussore destinato alla somministrazione di soluzioni infusionali per gravità.

DEFLUSSORE PER TRASFUSIONE: È provvisto di Perforatore, Camera di gocciolamento, Roller Clamp per regolare il flusso, Tubo, Raccordo a Y con punto d’iniezione in polisoprene, Raccordo Terminale in ABS;

DEFLUSSORE PER IRRIGAZIONI UROLOGICHE: Vengono utilizzati dopo interventi chirurgici per facilitare la pulizia e la rimozione di grumi di sangue, tessuti e sostanze varie che possono ostruire le vie urinarie o per trattare una parete vescicale irritata, infetta o infiammata.

Grazie all’ ampio lume interno del tubo, il deflussore assicura una grande portata delle soluzioni utilizzate durante il lavaggio urologico.

DEFLUSSORE PER NUTRIZIONE ENTERALE: Usati per collegare la sacca contenente la nutrizione enterale con la sonda posizionata sul paziente sfruttando la forza di gravità per la caduta della soluzione o la pressione esercitata dalla pompa di infusione per nutrizione enterale.

DEFLUSSORE PER POMPA: Dispositivi sterili, usati per la somministrazione di liquidi e farmaci per via endovenosa attraverso una pompa infusionale, che controlla la velocità del flusso alla massima precisione. Sono realizzati in materiale plastico. Sono costituiti da un tubo collegabile (con sistema a ganci) alla pompa infusionale, con all’estremità distale un sistema di erogazione articolabile con le cannule endovenose. Sono monouso.

DEFLUSSORE PER POMPA ELASTOMERICA:  È un dispositivo monouso per l’infusione continua di farmaci in soluzione, a velocità costante preimpostata. All’interno del dispositivo si trova un serbatoio in materiale elastico (elastomero) che esercita, sul fluido in esso contenuto, una pressione costante; tale fluido viene spinto lungo una linea di infusione direttamente in vena, sottocute, intorno ad un plesso, in un’articolazione o in peridurale. L’elastomero è un dispositivo leggero, che sfrutta il principio dell’elastico per infondere i farmaci. Una volta riempito, funziona con il sostegno della pressione interna creata da un palloncino elastico. Il contenuto è rilasciato attraverso un filtro che controlla la pressione e, di conseguenza, la velocità con cui l’elastomero si svuota. Esso è progettato per fornire un flusso continuo per un determinato periodo di infusione.

Che cos’è e a che cosa serve il deflussore?
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